Jump to content

Declaratzione de indipendentzia padana

Dae Wikipedia, s'entziclopedia lìbera.


Articulu in logudoresu

Sa declaratzione de indipendentzia padana (in italianu: dichiarazione di indipendenza padana), pro la tirare a longu: declaratzione de indipendentzia e soberania de sa Padania (dichiarazione di indipendenza e sovranità della Padania) an fattu sos de sa Liga Nord (est a narrer, su senadore italianu Umberto Bossi) in su 15 de Capidanne de su 1996, in Venetzia.

Noi, popoli della Padania, convenuti sul grande fiume Po dall'Emilia, dal Friuli, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Romagna, dal Sudtirol-Alto Adige, dalla Toscana, dal Trentino, dall'Umbria, dalla Valle d'Aosta, dal Veneto e dalla Venezia Giulia, riuniti oggi, 15 settembre 1996, in Assemblea Costituente affermiamo e dichiariamo:

Quando nel corso degli eventi umani diventa necessario per i Popoli sciogliere i vincoli che li legano ad altri, costituirsi in Nazione indipendente e sovrana ed assumere tra le nazioni della Terra il ruolo assegnato loro dal Diritto Naturale di Autodeterminazione, il rispetto che si deve all'opinione della Società Internazionale e dell'Umanità intera richiede che essi dichiarino le ragioni che li hanno costretti alla separazione.

Da tempo immemorabile abitiamo, dissodiamo, lavoriamo, proteggiamo ed amiamo queste terre, tramandateci dai nostri avi, attraversate e dissetate dalle acque dei nostri grandi fiumi; Qui abbiamo inventato un modo originale di vivere, di sviluppare le arti e di lavorare; Noi apparteniamo ad un'area storica, la Padania, che sotto il profilo socioeconomico è fortemente integrata al suo interno pur nella riconosciuta e rispettata diversità dei Popoli che la compongono; Queste terre sono unite da legami tanto profondi quanto quelli delle stagioni che le governano, degli elementi che le plasmano, delle Genti che le abitano; Noi quindi formiamo una comunità naturale, culturale e socioeconomica fondata su un condiviso patrimonio di valori, di cultura, di storia e su omogenee condizioni sociali, morali ed economiche; La Padania è il nostro orgoglio, la nostra grande risorsa e la nostra unica possibilità di esprimerci liberamente nella pienezza delle nostre nature individuali e del nostro sentire collettivo; La storia dello Stato italiano è diventata, al contrario, storia di oppressione coloniale, di sfruttamento economico e di violenza morale; Lo Stato italiano ha sistematicamente occupato nel tempo, attraverso il suo apparato burocratico, il sistema economico e sociale della Padania; Lo Stato italiano ha sistematicamente annullato ogni forma di autonomia e di autogoverno dei nostri Comuni, delle nostre Province e delle nostre Regioni; Lo Stato italiano ha compromesso la serenità delle generazioni future della Padania, dilapidando enormi risorse in politiche truffaldine , assistenzialiste, clientelari e criminali che hanno portato la Padania e l'Italia in una situazione fallimentare ormai irreversibile; Lo Stato italiano ha costretto con l'inganno i Popoli della Padania a soggiacere al sistematico sfruttamento delle risorse economico finanziarie prodotte dal lavoro quotidiano per sperperarle nei mille rivoli dell'assistenzialismo clientelare e mafioso del Mezzogiorno; Lo Stato italiano ha deliberatamente tentato di sopprimere le lingue e le identità dei Popoli della Padania attraverso la colonizzazione del sistema pubblico di istruzione; Lo Stato italiano ha imposto ai Popoli della Padania l'applicazione delle sue leggi inique attraverso una magistratura selezionata con criteri razzisti; Lo Stato italiano ha cercato di dominare i Popoli della Padania affidando compiti e funzioni di ordine pubblico e di sicurezza a prefetti e forze di polizia garanti del più odioso centralismo coloniale; Lo Stato italiano ha espropriato i popoli della Padania del loro potere costituente e si mostra sordo al grido di protesta che si alza sempre più alto;

Declaratzione de indipendentzia

[modìfica | modìfica su còdighe de orìgine]

Per queste ragioni:

Noi siamo intimamente convinti che ogni ulteriore permanenza della Padania all'interno dei confini dello Stato italiano significherebbe lasciar spegnere lentamente ogni speranza di rinascita e annientare l'identità dei Popoli che la compongono; Noi siamo consapevoli che la Padania libera ed indipendente diventerà il riferimento politico ed istituzionale per la costruzione dell'Europa delle Regioni e dei Popoli; Noi siamo convinti che la Padania libera ed indipendente saprà garantire un contributo decisivo alla cooperazione, alla tolleranza ed alla pace tra i Popoli della Terra; Noi oggi rappresentiamo, qui riuniti, l'ultima speranza che il regime coloniale romano che opprime la Padania possa presto finire;

Noi, popoli della Padania, poiché il coraggio e la fede di chi ci ha preceduto nella lotta per la libertà dei Popoli sono nostro retaggio e debbono indurci a farci irrevocabilmente carico del nostro destino; Poiché vogliamo che i nostri atti siano guidati dal rispetto che dobbiamo a noi stessi, ai nostri avi ed ai nostri figli; Poiché riconosciamo l'inalienabile potere sovrano di ogni Popolo a decidere liberamente con chi stare, come e da chi essere governato; Poiché affermiamo il nostro diritto e la nostra volontà di assumere i pieni poteri di uno Stato, prelevare tutte le imposte, votare tutte le leggi, firmare tutti i trattati; Poiché la Padania sarà tutti coloro, uomini e donne, che la abitano, difendono e la riconoscono, e poiché costoro siamo noi; Poiché è infine giunta l'ora di avviare la grande impresa di far nascere questo nuovo Paese che noi battezziamo oggi con il nome Padania;

In nome e con l'autorità che ci deriva dal Diritto Naturale di Autodeterminazione e dalla nostra libera coscienza, chiamando per voce delle nostre libere Istituzioni l'insegnamento di amore per la libertà e di coraggio dei Padri Padani a testimone dell'onestà delle nostre intenzioni.

Noi, popoli della Padania, solennemente proclamiamo: la Padania è una repubblica federale indipendente e sovrana.

A sostegno di ciò noi ci offriamo gli uni agli altri, a scambievole pegno, le nostre vite, le nostre fortune e il nostro sacro onore.